Extended Mind
cog in action!

Mar
03
Feb
18

Feb
14

Ci risiamo.

Non molto tempo fa avevo scritto un post in cui mostravo come l’associazione Kate Moss-cocaina era stata sfruttata dalla campagna pubblicitaria della Bellstaff sul settimanale Panorama. Ebbene, anche questa settimana la storia si ripete. Questa volta è l’immagine di Kate a fare da prime all’articolo che segue, un editoriale di Sergio Romano a proposito della cocaina, con l’ovvio scopo di rendere più vivida l’immagine pubblicitaria alla quale magari non si è prestata tanta attenzione pochi istanti prima…

Feb
12

Ecco l’immagine vincitrice dell’ultima edizione del più prestigioso premio fotogiornalistico.
Ritrae un gruppo di giovani ragazze libanesi che  vanno in giro curiosando tra le macerie di una martoriata Beirut…

Devo dire che, pur privilegiando foto provenienti da zone di guerra, quest’anno ha vinto l’ironia, in un certo senso.

Feb
07

Se leggendo l’articolo sulla psychopathy vi siete incuriositi, bè!, un libro che non vi deluderà certamente , e che vi consiglio caldamente (anche se ancora non l’ho letto!), è Snakes in Suits.

Siamo abituati all’idea che una persona comunemente definita come “psicopatica” debba per forza essere uno spietato assassino o un sadico maniaco. Niente di più sbagliato. Le caratteristiche tipiche della personalità psicopatica (mancanza di rimorsi, incapacità nel provare dolore vedendo la sofferenza altrui, grandi aspirazioni da soddisfare con qualsiasi mezzo, azioni di carattere predatorio, ecc…) si addicono benissimo ad una figura (quasi) insospettabile: il manager. Manager inteso all’italiana, cioè il dirigente, colui che si assume la responsabilità di pianificare la strategia aziendale migliore per il successo della compagnia.
Ebbene, in un certo senso, le caratteristiche di personalità delle persone psicopatiche sono anche quelle che più si adattano alle esigenze delle grandi aziende in cerca di un dirigente… buona lettura!

Feb
06

                             

Un po’ per caso ho trovato un interessantissimo articolo del New Scientist che introduce in maniera splendida la storia e gli sviluppi del concetto di psychopathy. Consiglio vivamente chiunque fosse interessato alle menti criminali di leggerlo attentamente. Non mancano, infatti, i riferimenti bibliografici agli autori “di punta” sull’argomento (uno tra tutti, R. J. Blair).

Ecco il Link

Feb
05

LeScienze propone un sito finalmente al passo coi tempi. Non c’è ancora molto, ma è un inizio: era ora!! benvenuti nel XXI secolo!!!

Di più non posso scrivere, il tempo è tiranno!

Feb
01

Sdegno. E’ un sentimento che ormai non sapevo più di poter provare, ma rimango sorpreso quando accade qualcosa che mi ricorda che ogni tanto – anche a 20 anni – è utile provare qualcosa che ha stretti legami con un giudizio tutto morale. Non sono un bachettone, non penso alla fragilità dei bambini quando in prima serata un paio di tette al vento diventa l’evento topico di un programma ridicolo; quando un paio di urlatori di professione si infamano le rispettive madri e si augurano reciprocamente di provare il dolore che solo un bastone nel culo può provocare; quando a qualche concorrente di un qualsiasi reality scappa detto il nome di (un) Dio invano. Al contrario, non me frega un cazzo; è uno spettacolo triste, è vero, ma è pur sempre spettacolo, penso, dimostrando ormai quanto certe cose non riescano più a colpirmi.
E’ per questo che stamattina mi ha lasciato piacevolmente sorpreso il fatto di poter provare un sentimento che richiama vagamente il concetto di purezza: lo sdegno.

Leggendo questo blog, forse qualcuno ha notato che le mie più profonde riflessioni avvengono seduto su un water. Sul Water. Il mio fedelissimo Water. Bene, solitamente le mie “sedute” sono accompagnate dalla consueta lettura delle riviste che ritengo meritevoli di essere lette in tale sede, e una delle mie preferite, quelle che mi ispira di più in quel particolare momento della giornata, è senza ombra di dubbio Panorama. Nell’ultimo numero in edicola questa settimana, la prestigiosa testata propone, tra gli altri, un servizio-recensione in merito al libro Un fiume di cocaina dello psichiatra Furio Ravera, direttore sanitario del Crest (un centro specializzato nel trattameto dei disturbi da abuso di sostanze stupefacenti in quel di Milano) della lunghezza di ben quattro pagine, dove si coglie al volo l’occasione per ribadire quanto la cocaina, alla fine, ti fotta il cervello e la vita. D’accordissimo. Voltando l’ultima pagina dell’articolo, però, i cervelloni esperti di marketing dell’autorevole rivista hanno sapientemente piazzato una pubblicità a pagina doppia (non notarla diventa per forza di cose impossibile) della Belstaff, con una splendida e rivitalizzata Kate Moss alla quale, reduce dalla disintossicazione, ride il buco del culo a più non posso, dal momento che la sua immagine, proprio grazie alla polverina magica, ora vale molto, ma molto più di prima: perchè non sfruttala?

Gen
29

Non molto tempo fa, su Wired era apparso un articolo sulla vita del signor Pajitnov, il mitico inventore di TETRIS, del quale egli stesso era diventato disperatamente dipendente. Ora su googlevideo viene proposto un documentario della BBC che racconta per immagini la straordinaria vita di un formidabile genio… grazie digg!

Gen
28

In my language, nel mio linguaggio. Chi è affetto da autismo non riesce a comunicare col mondo che gli ruota attorno. Tutti sembrano condividere un linguaggio, uno strumento per farsi capire. chi è affetto da autismo è incapace di farsi capire, e dunque ritenuto privo di un linguaggio, l’unico che persone come me, te e chinque sta leggendo questo post conosce.
Il video di Amanda Baggs grida “ci sono anch’io”. “voi non mi capite, ma io capisco voi. io comunico col mondo, ma in un modo che voi non ptrete mai capire. ma comunico, sento e parlo. a modo mio.”
Amanda è autistica, ma esiste.

Gen
27

Gen
24
Gen
21

Hood Blog » Blog Archive » Whatchu got down dere? Jessica Biel is teh tasteh.

Gen
17

Nella sua sintetica biografia, juan buhler dice di non fare il fotografo di professione, ma intanto ha un libro stupendo all’attivo che raccoglie tutti i suoi capolavori. La fotografia di strada sta morendo? No, direi di no…

Gen
15

Mi auguro che siano in molti a guardare “The Office”. Personalmente, dopo che ho visto il videoclip di David, dubito che riuscirò a trovare qualcos’altro che mi faccia ridere così: