Extended Mind
cog in action!

Il tiro da 4

Eh sì, la mia già scarsa vena creativa ha rapidamente cessato di pulsare, e la prima vittima di questa mancanza di idee è proprio questo blog. Da lungo tempo non viene aggiunto altro materiale succoso, sempre che quello che è stato scritto si possa definire succoso. Beata voglia di non fare un cazzo!

Comunque, per cercare di dare un nuovo impulso a questo blog, proverò ad inserire un video che costituisce forse il ricordo più caro che conservo nella mia sempre più spesso traballante memoria, e che ho scovato con grande piacere su youtube.
Correva l’anno 1998, Bologna, 31 maggio. Una giornata che sarebbe destinata a non finire mai, resa immortale dai racconti di coloro i quali ebbero la straordinaria fortuna di assistere all’evento sportivo che ha segnato per sempre le sorti della città, e di molti suoi cittadini. E io c’ero.
Finale scudetto, gara 5. Il verdetto finale. Da una parte Bologna, Virtus. Dall’altra Bologna, Fortitudo. I bolognesi le definiscono cugine; stessa città, tifosi diversi. Una rivalità che si trascina da anni tra sfottò, insulti pesanti e nulla più. Pochi mesi prima, però, il derby bolognese aveva preso una piega più pericolosa: causa fu la celebre rissa scoppiata in campo nei quarti di finale di Eurolega; tanti espulsi, la virtus si qualificò per le final four e diventò campione d’Europa. La fortitudo guardò la partita comodamente seduta in poltrona, in attesa che si presentasse il momento di pareggiare i conti. E quell’occasione, la fortitudo, l’ebbe davvero. Sopra di 4 punti a 16 secondi dalla fine della partita più bella che io abbia mai visto, la fortitudo stava pregustando il sapore di strappare lo scudetto all’odiato cugino, e per di più in casa sua. Questo avrebbe sanato ogni ferita, infliggendo un’ umiliazione leggendaria al popolo virtussino.
Ma quello che accadde al 16esimo secondo di quel 31 maggio 1998 ha dell’incredibile. Chi non è di bologna lo chiama il canestro più fallo di Danilovic. Ma chi a bologna ci vive, sa che un canestro più fallo è un evento che in una partita può capitare con ampi margini di probailità, e quello che Danilovic andò a segnare, di probabile, aveva ben poco. Sasha creò il canestro da quattro. Evento non raro, impossibile. Sotto di quattro e con una manciata di secondi al termine della partita, il pensiero collettivo all’interno del palazzo era “qui ci vuole un tiro da 4″… Per chi non l’avesse mai visto, ecco come Predrag “Sasha” Danilovic trasformò il suo nome in leggenda.

2 Risposte to “Il tiro da 4”

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